Cronache grilline 3

La settimana si è aperta con il sondaggio SWG che attribuisci ai 5 Stelle un 21,8% di consensi, ancora in leggero calo e sempre più vicino al PD in leggera crescita.

La cosa però più sorprendente è che risulta ufficialmente che i fondatori del Movimento sono Di Maio e Casaleggio. Nessuno ha fatto una piega o commentato questa novità. Strano: è come se si dicesse che il fondatore di Forza Italia è Tajani e non Berlusconi.

Grillo scompare sempre più dai radar del Movimento mentre di Di Battista non si hanno più notizie salvo che non si candiderà alle elezioni europee.

Anche la tanto conclamata e urgente riforma organizzativa annunciata dopo le brucianti sconfitte delle elezioni abruzzesi e sarde è uscita dall’agenda politica interna. Non si parla più di doppio mandato, di coalizioni, di comitato centrale.

I 5Stelle hanno esultato per il risultato sulla Tav che, secondo loro, sancisce la sua fine definitiva: la Tav non si farà mai. Peccato (per loro) che si tratti di un rinvio che non preclude affatto che l’opera si faccia così come sostengono con convinzione i leghisti. La Tav resta come spada di Damocle sulla testa del governo perché, essendo il frutto di un trattato internazionale, per annullarla definitivamente occorre un passaggio parlamentare dove i 5Stelle andrebbero in minoranza. Essere orgogliosi di un rinvio che non risolve il problema può far bene allo spirito di corpo del Movimento in un momento di chiara difficoltà ma, appunto, si limita a rinviare la decisione a quando la Lega sarà ancor più forte e i grillini ancora più deboli. E’ vero che chi si accontenta gode ma così i consensi non crescono di certo e ancor meno si capisce quale sia, ammesso che esista, la strategia di medio termine del Movimento.

Da ultimo vale la pena notare che i mitici navigator sono stati dimezzati (see you later navigator)

Mi rendo conto che questa cronaca è miserella ma temo che da qui alle elezioni europee sarà sempre così perché non si vedono segnali forti di iniziativa politica capaci di contrastare il declino in corso. Sembra sempre di più che il vero obiettivo dei 5Stelle sia di restare al governo “costi quel che costi”, il che rende ancora più tranquillo Salvini. Staremo a vedere.

La settimana si chiude con il sondaggio SWG del 18 marzo dove i grillini scendono ancora (21%) e vengono superati dal PD (21,1).

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