Pensavo fosse bello vincere le elezioni, invece no. Passi per quelli che salgono sul carro dei vincitori nel tipico stile del trasformismo italico. Quelli li mettiamo davanti al carro insieme ai buoi e ai cavalli a tirare e, siccome è evidente che sono spinti da pulsioni sado-maso, li frustiamo anche così sono contenti.
Ma quelli che trovo insopportabili sono i grillisti cioè il nuovo movimento di “Liberi e Belli” che hanno deciso che siamo di sinistra. Liberi e belli perché mettono insieme quelli di Liberi e Uguali e un po’ di anime belle del PD e dintorni che, sulla base del fatto che siamo di sinistra, hanno deciso che è dovere morale del PD sostenerci.
La campagna elettorale è finita e bisognerebbe smettere di insultarci reciprocamente: basta dire che siamo di sinistra! Non è vero, non è mai stato vero, e non sarà mai vero. Provo a spiegarmi per l’ultima volta.
I nostri capi, Grillo e la Casaleggio srl non sono mai stati di sinistra. La nostra avventura politica è iniziata con il vaffanculo day (per favore si scrive per esteso) dove abbiamo mandato tutti affanculo ma soprattutto la sinistra, i sindacati e le cooperative. Il vaffanculo, direbbe il professor Panebianco, è il nostro modello originario che, anche se affievolito nel tempo, costituisce il nostro imprinting originale e permanente. Volendo per forza assimilarlo a qualcosa mi pare più affine al “boia chi molla” che alla presa del Palazzo d’Inverno.
Siamo sempre stati contro l’Europa e al Parlamento europeo stiamo con Farage. Se è per questo ce l’abbiamo anche con i migranti.
Abbiamo votato contro tutti i provvedimenti della sinistra, referendum compreso, spinti dalle indicazioni del nostro guru di votare con la pancia senza perdere tempo a cercare di capire cosa eravamo chiamati a votare. Abbiamo un partito che meno democratico di così non si può. Decidono i due di cui sopra (Grillo e la srl), lo staff (organo misterioso mai votato da nessuno) comunica a Di Maio gli ordini, che lui esegue e noi accettiamo. Eravamo partiti con la trasparenza e lo streaming ma presto abbiamo capito che era un casino e lo abbiamo abolito. Ogni tanto facciamo qualche votazione in rete ben sapendo che votano in quattro gatti. Chi non è d’accordo viene espulso.
Siamo appoggiati da Travaglio e i suoi che anche Santoro ha capito che non sono di sinistra, ma sono semplicemente contro. Prima contro Berlusconi, poi contro il PD, domani contro di noi (se prendiamo il potere).
Nella nostra storia e nel nostro programma non abbiamo mai usato la parola cultura (vi sfido a verificare) che da sempre è una delle parole preferite dalla sinistra.
Abbiamo un programma economico che neanche il mago Silvan: tagliamo le tasse, diamo il reddito di cittadinanza, investiamo 50 miliardi al sud ma, in questo modo, ridurremo in cinque anni il debito del 40%. Ce lo hanno spiegato i nostri ministri economici dicendo che se cresce la domanda (la gente ha più soldi) cresce necessariamente anche l’offerta (imprese e occupazione). Per evitare però che i soldi che distribuiamo vadano spesi nel nord o in Europa pagheremo la rendita di cittadinanza in valuta locale (eurosicilia, eurocalabria, eurocampania) che ovviamente può circolare solo all’interno della stessa regione, e aboliremo l’E.commerce perché altrimenti con il reddito di cittadinanza che gli diamo (quelli veramente di sisnistra) sono capaci di comprare on line cose prodotte al nord o addirittura all’estero. Quante volte vi abbiamo detto che siamo contro la globalizzazione, per la decrescita felice e per un sano pauperismo. Non solo taglieremo i vitalizi ma taglieremo anche le pensioni sopra i 3.000 euro netti (vedi programma). Forse questo potrebbe essere un deterrente: quasi tutti quelli di Liberi e Belli hanno o avranno una pensione ben superiore e noi gliela taglieremo. Chiedete a D’Alema, Grasso, Pasquino, ecc. quanto prendono oggi di pensione e se sono contenti domani di prendere 3.000 euro.
Nonostante tutto questo si ostinano a dire che siamo di sinistra perché un po’ di elettori del PD hanno votato per noi. Intanto non pochi hanno votato anche Lega e poi uno che voleva dare un segnale al PD chi doveva votare Liberi e Uguali? Suvvia, siamo seri. Comunque sono anni che gli operai iscritti alla FIOM e alla CGIL votano Lega e 5Stelle. E’ vero che tanto tempo fa D’Alema disse che la Lega era una costola della sinistra ma oggi ha capito che non è vero. E adesso insiste con noi. Ma anche la LePen prende più voti nei quartieri operai e non è di sinistra e comunque tra i nostri eletti non c’è uno solo di sinistra (e se lo troviamo lo espelliamo come i massoni).
In conclusione, basta con gli insulti. Noi siamo post-ideologici, né di destra né di sinistra (frase che di solito usano quelli di destra). Cari Liberi e Belli non provate a incasellarci nei vostri schemi classici con i quali non avete capito mai niente, visto che siete in assoluto quelli che hanno perso di più a queste elezioni. E poi mi viene il dubbio che portiate anche sfiga. Se andate avanti così e la gente comincia davvero a pensare che siamo di sinistra alla prossima elezione la batosta la prendiamo noi.
Caro Stefano, complimenti di cuore!!! Articoli interessanti, scritti molto bene e, come in questo caso, anche divertenti, continua così, un abbraccio, Bernardetta