a capire perché gli uni vincono e gli altri perdono?
I benpensanti di “sinistra” (doppio ossimoro perché se sapessero “ben pensare” avrebbero già capito da tempo cosa deve fare una sinistra moderna per smettere di perdere) non perdono occasione di urlare “al lupo, al lupo” accusando Salvini di tutte le nefandezze morali prima ancora che politiche: razzista, populista, sovranista, nazionalista, cattivo, spregevole, senza cuore, ecc.
Non hanno ancora capito che proprio questo atteggiamento duro, alla John Wayne, piace da impazzire alla gente, anche a quella che non l’ha (ancora) votato.
Così come non hanno ancora capito che, a differenza loro, Salvini sta riuscendo a praticare, senza nemmeno bisogno di sventolarlo ai quattro venti, la logica del “partito di lotta e di governo” (riflettete sull’incarico del Ministro Savona e sulla posizione su Europa ed euro del Ministro dell’Economia). E giù voti.
Non hanno ancora capito che il rozzo, volgare, sbruffone Salvini si sta mangiando tutti, ma proprio tutti, altro che Forza Italia, e che se non succederanno cose strane, alle prossime elezioni (immagino che lui le abbia già programmate tra un paio d’anni) avrà la maggioranza assoluta, senza bisogno di cambiare la legge elettorale per aggiungere un premio di maggioranza.
Il buon Di Maio, ragioniere capo di un partito che ha già iniziato un inesorabile e rapido declino, ha oggi un problema politico-personale molto grave e difficile da affrontare. Letteralmente non sa dove mettere il culo: sulla sedia di Ministro del Lavoro; su quella di Ministro dello Sviluppo Economico; su quella di Capo Politico del Movimento.
In sintesi. Anni fa Conte (Paolo il cantante ligure e non Giuseppe, l’attuale Primo Ministro) cantava: … “coi francesi che si incazzano e le palle ancor gli girano” … e gli italiani erano tutti contenti. Oggi, che la stessa “melodia” la canta il dolce e garbato Salvini, gli italiani sono ancora più contenti.
E pensare che io Salvini non l’ho mai votato. E fino ad oggi non avevo mai preso in considerazione l’idea di poterlo votare. Ma se gli “altri” vanno avanti così…
Non sono d’accordo con Salvini su quasi niente ma, al momento, mi sembra davvero l’unico che sappia fare Politica con la P maiuscolola.
Bon grè mal grè,rispetto a tutti gli altri, sembra un gigante. Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Come sempre: Ad Maiorca. In questo caso però il mio tradizionale saluto nasconde un invito “turistico” a passare da Minorca a Maiorca, laddove minorvuol dire piccolo o minore e maiorgrande o maggiore (un po’ come il dito del saggio che indica la luna).
Sempre per chi ha (speriamo ancora) orecchie per intendere.